A spasso con Barbetti sui sentieri d’Appennino

Sorgente: Emanuela Giampaoli, La Repubblica – Bologna (quotidiano), 24-07-2022

Passeggiare tra boschi e sentieri delle nostre montagne, sulle tracce di chi in quei luoghi ha messo uno dietro l’altro i suoi passi prima dí noi, ne ha plasmato il paesaggio, ha combattuto lungo la Linea Gotica. È l’idea alla base del libro “Storie e sentieri dell’Appennino” scritto dal giornalista Enrico Barbetti e pubblicato da Clueb.

L’autore dà voce a quei racconti ricostruendo biografie, ma pure tracciando accurati percorsi con tanto di indicazioni tecniche per gli escursionisti che vogliono ripercorrere quelle tracce. Si scopre così la storia di Pasquale Poli, che, già avanti con gli anni, alla fine dell’Ottocento riuscì nell’impresa di portare l’acqua a Monteacuto delle Alpi, dove non c’era, in un cammino lungo sei ore.

Si va poi al mulino di Antonio, ai piedi dell’Alpe di Monghidoro, dove ancora le finestre restano sempre aperte. La ragione è da attribuire a una fola che ha per protagonista il diavolo: sembra infatti che quel mulino fosse assai frequentato per un’ostessa dalle sembianze piacenti, per questo da tutti chiamata la Bellosta, che una notte di Carnevale fu vista ballare con il diavolo. Questo, una volta scoperto, fuggi dalla finestra, che da allora non si chiuse più…

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