Tutti i vantaggi del turismo virtuale
Quote d’accesso contingentate per il ticket d’accesso alla città e ponti molto numerosi (nonostante i percorsi dedicati all’accessibilità) possono essere due fattori proibitivi per una fascia di potenziali turisti che sognano un viaggio a Venezia. Ma una svolta potrebbe essere prossima grazie al turismo interamente virtuale. Un’offerta parallela a quella «fisica» che, di fatto, amplierebbe l’accoglienza turistica veneziana nella forma più pura di «turismo sostenibile». Tanto più che di overtourism Venezia è un esempio-paradigma a livello globale. […]
«L’e-tourism rappresenta già il turismo contemporaneo – spiega De Marchi -. Fino a oggi il focus è stato facilitare e personalizzare le esperienze basandosi su dati e profilazione, utilizzando già Intelligenza Artificiale ed elementi di virtualizzazione. Gli anelli della virtualità ci sono già tutti, manca solo l’ultimo passaggio: creare un prodotto turistico interamente virtuale, un binario di business parallelo a quello classico, che apre opportunità infinite a soggetti privati e pubblici». Per De Marchi l’evoluzione è dietro l’angolo: «Le persone sono pronte, proprio perché cominciano ad avere a che fare con la virtualizzazione di parti significative della relazione con loro stesse e con l’esterno: dai selfie ai social media e, negli ultimi anni, l’AI. Una “mala e-ducación” che dura da decenni e che ha alterato in maniera radicale la percezione della realtà». […]
Il Nordest, conclude De Marchi, essendo la principale area turistica d’Italia con il 39,4% dei pernottamenti turistici totali – con il Veneto, prima regione turistica a partire proprio da Venezia, che ne conta oltre 71 milioni (16,1%) – si candida ad essere fra le prime destinazioni a fare da avanguardia per questa ultima fase dell’e-tourism. […]
Recensione di: Martina Zambon, Corriere del Veneto (quotidiano), 19 Maggio 2025.