In cammino tra le storie dell’Appennino
Sorgente: Luca Orsi, Il Resto del Carlino – Bologna (quotidiano), 20-07-2022
“Storie e sentieri dell’Appennino” (Biblioteca Clueb) è un libro da leggere con il passo lento e cadenzato di chi sa camminare in montagna. Enrico Barbetti – giornalista del Carlino, profondo conoscitore di quella affascinante terra di mezzo che è il cosiddetto ‘Appennino profondo’, fra itinerari sconosciuti e dimenticati – ci fa da guida per valli e costoni, fra borghi abbandonati e faggeti, antichi mulini (nella sola Valle del Savena ne erano censiti 41) e torrenti.
Quella in cui Barbetti accompagna il lettore è un’escursione che non si misura calcolando dislivello e chilometri, tempo e difficoltà. Ma ascoltando “i milioni di passi accumulati sul nostro cammino” da “migliaia di piedi che hanno calpestato lo stesso sentiero per anni, decenni, secoli, a volte millenni”.
Nelle pagine del libro incontriamo parte di questa umanità in cammino. Fatta di pastori, carbonai, venditori ambulanti, contadini e mugnai. Ma anche eserciti, nazisti e partigiani.
Barbetti ci racconta favole antiche di personaggi che si perdono nel tempo. E storie più recenti, con la voce di chi ne è stato testimone.
C’è la ‘Bellosta’, conturbante ostessa di un’osteria sulla riva destra del Rio del Piattello, che una sera di Carnevale si trovò a ballare con il diavolo. E ci sono i ricordi di Aldo Santi, classe ’43, bambino quando un’enorme frana si staccò sotto la vetta del monte dei Cucchi e la montagna venne giù. C’è la storia di Rodolfo Pini, “l’ultimo eremita”, di cui pochi ormai ricordano. Dopo un’incidente in una miniera francese, Pini si isolò a Libraga con i suoi animali, in una casa oggi assediata e semisepolta dalla boscaglia…
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