Sorcinelli svela “Le storie intime del corpo”
Sorgente: Marco Savelli, Il Resto del Carlino – Pesaro, 10-06-2022 (quotidiano)
Spesso è esistita nella complessa storia delle vicende umane una stretta relazione tra la filosofia platonica e il pensiero della Chiesa. Uno dei capisaldi di questa relazione è stato senza ombra di dubbio il non riconoscere «nella bellezza una caratteristica autonoma del corpo» ma una qualità morale intimamente connessa con il divino. Fino alla cristallizzazione di una paura, quasi di un terrore, del «corpo in se stesso» antecedente, e di molto, alla stessa «normalizzazione » controriformista del Consiglio di Trento.
La curiosa, a volte intrigante, parabola della progressiva emancipazione del corpo dall’anima, a partire dall’attenzione crescente per l’igiene personale, è narrata attraverso i secoli con leggera disinvoltura da Paolo Sorcinelli nel suo volume più recente (Storie intime del corpo, Clueb, Bologna 2022, pp. 203, 18 euro). Attraverso un apparato bibliografico e iconografico quasi certosino Sorcinelli ci racconta la progressiva affermazione del corpo come luogo privilegiato del piacere contestualmente alla crescente autonomia femminile dai canoni imposti da un costume e da una religiosità sempre più in affanno davanti all’avanzata dirompente delle culture anticipatrici del secolo dei lumi in mezzo alla disputa infinita “attorno a quelle parti del corpo… più pericolose per la salvezza dell’anima” ma anche “più allettanti per i sensi”…
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