«Introduzione alla filosofia delle emozioni» su OpenEdition Journals

Sorgente: Gabriele Aleandri, OpenEdition Journals, XIV-1 | 2022 (online)

Il libro di Pia Campeggiani Introduzione alla filosofia delle emozioni è un contributo molto rilevante al campo di studi della filosofia delle emozioni, che sta conoscendo negli ultimi anni una grande espansione. Come preannunciato chiaramente dal titolo, l’obiettivo fondamentale di questo testo è dare ai lettori una prospettiva aggiornata e comprensiva su quest’area di intersezione tra neuropsicologia, filosofia morale e antropologia evoluzionistica – per citare solo le più importanti tra le discipline afferenti. Coerentemente con questo proposito, i capitoli del libro sono organizzati tematicamente attorno a quattro aspetti fondamentali delle emozioni: la loro definizione, la loro espressione, la loro esperienza e il loro ruolo pratico. Ciascuno di essi viene canonicamente discusso confrontando le differenti posizioni che sono state adottate dai movimenti scientifici e filosofici più influenti. Tuttavia, se nella maggior parte dei manuali universitari la discussione concettuale è poco più che un elegante pretesto per elencare agli studenti una lista di autori e di idee, in questa Introduzione alla filosofia delle emozioni i lettori si trovano felicemente coinvolti nella strategia espositiva opposta: il filo conduttore del testo è la discussione teoretica, continuamente rafforzata e ampliata dal confronto serrato con gli autori. Nondimeno, la posizione di Campeggiani emerge più dal modo in cui il dibattito sulle emozioni viene presentato, anziché dal modo in cui viene esplicitamente commentato, e questa fluida continuità tra un lavoro di letteratura primaria e uno di letteratura secondaria è forse la migliore virtù del libro.

Sin dal capitolo introduttivo, l’autrice fa forte affidamento su due punti metodologici: un approccio che potremmo definire “cumulativo” all’argomento del testo e la concessione di un ruolo co-primario agli studi scientifici ed empirici come guida della discussione concettuale. L’approccio è cumulativo, anziché oppositivo o definitorio, nel senso che l’immagine finale delle emozioni che emerge da quest’Introduzione è la risultante di differenti prospettive su tale fenomeno e non di parti di informazione meccanicamente, storiograficamente o gerarchicamente dedotte l’una dall’altra.Questo modo di guardare alle emozioni è effettivamente coerente con una delle caratteristiche più originali e interessanti del libro, cioè l’esplicita convinzione dell’autrice che l’oggetto della sua ricerca non abbia una natura o essenza univoca…