Descrizione
Un’esplorazione dello sviluppo di Bologna e dell’area bolognese sulle tracce del concetto di “metropoli”, alla ricerca della maggiore o minore consapevolezza con cui tale nozione trova riscontro nella pianificazione urbanistica e territoriale. Dalla Grande Bologna dei progetti di annessione in epoca fascista, all’originale costruzione dell’area metropolitana “senza metropoli” degli anni ’60 e ’70. Dai comprensori vincenti su un livello provinciale in via di estinzione, al lento recupero della Provincia come soggetto di pianificazione. Dalla Provincia “forte” a quella che dovra’ essere la citta’ metropolitana, attraverso l’esperienza, innovativa ma non ancora efficace, della Conferenza metropolitana dei Sindaci. Un’analisi delle “occasioni non colte”, piu’ di una volta all’origine di problemi ancora dibattuti nel presente (dalla congestione del traffico, all’insufficiente dotazione infrastrutturale, all’incapacita’ di Bologna a “trattenere” abitanti, alla dispersione insediativa). Allo stesso tempo un’indagine sui “fattori di successo” che hanno contraddistinto alcune scelte del passato e non altre, valutandone le specifiche condizioni di carattere politico, legislativo, culturale, istituzionale. Un tentativo di individuare nelle fasi diverse della pianificazione, rispetto ad obiettivi e volonta’ dei diversi soggetti in campo, e rispetto ai processi che hanno “costruito” l’area metropolitana reale, le condizioni di quell’efficacia delle politiche e di quella capacita’ di “fare sistema”, che sembrano oggi, sullo scenario bolognese, pericolosamente venute a mancare.
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