Descrizione
Museografia di Caspar Fiedrich Neickel, edito in tedesco e in caratteri gotici a Lipsia e Breslavia nel 1727, per i tipi di Michael Hubert, appare finalmente tradotto e in caratteri latini. A fronte dell’imponente produzione di cataloghi pubblicati tra la fine del secolo XVII e gli inizi del successivo, che ancora custodiscono e diffondono l’eidos delle singole collezioni di naturalia e artificialia, l’opera di Neickel anagramma di Einckel, si offre quale prima immagine d’insieme del panorama collezionistico europeo. L’indagine sulle forme e la denominazione delle varie tipologie museali, gli interrogativi sulla genesi del collezionismo e sui musei un tempo famosi nel mondo, l’individuazione delle biblioteche e dei testi indispensabili per risolvere gli interrogativi che un museo detemina, il tentativo di fornire una definizione chiara ed esauriente dei naturalia ed artificialia, dei mirabilia, e persino una sorta di decalogo – venticinque regole in realtà – sul modo più corretto per affrontare una visita ad un museo, trovano in Nieckel uno spazio assolutamente originale.
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