Descrizione
I banaadiri sono un popolo multietnico del Corno d’Africa. Essi vivono lungo la fascia costiera meridionale dell’area geografica a cui gli italiani, nel 1908, diedero il nome di “Somalia”. Questa monografia vuole richiamare le ricerche, sparse, esistenti sull’argomento e mostrare la complessità e l’evoluzione della società dei banaadiri prima del colonialismo italiano. Le fotografie di supporto aiuteranno a ricomporre una memoria che parte, con ogni probabilità, dalle aree mesopotamiche, attraversa lo Yemen ed infine approda sulle sponde orientali dell’Africa, contribuendo alla nascita ed alla formazione del Banaadir.
The Banaadir are a multiethnic people from Horn of Africa. They are living along the south coast of that geographic area which the Italians called “Somalia” in 1908. This book recalls the existing studies dealing with this subject and it shows how rich and developed the Banaadir society was before the italian colonization. The extraordinary pictures help us to draw its history profile that started probably in the mesopotamiam areas, crossed Yemen and reached the east coast of Africa where Banaadir civilization grew up and flourished.
INDICE/INDEX
Introduzione/Introduction. 1. Cenni storici / Historical outlines. – Banaadir ovvero la Terra dei Porti / Banaadir: the country of the harbours. – Perchè i colonizzatori italiani si insediarono proprio a Bnaadir / Why the italian colonialists settled in Banaadir. – Il sistema monetario del Banaadir all’arrivo degli italiani. / The monetary system au the arrival of the italians in Banaadir. – Il sistema giudiziario del Banaadir nei primi anni della colonizzazione. / The judiciary system of the Banaadir in the first years of colonization. 2. Caratteri generali, tipologie dell’architettura e dell’arte banaadiri nelle fotografie e nelle testimonianze degli architetti italiani. / General characters, architectural typologies and the Banaadiri arts in the photographs and testimonies of italian architets. –
Mogadiscio (Hamar) / Mogadishu (Hamar) – Baraawa. – Marka – Shunguaya: una metropoli perduta del Banaadir / Shunguaya: a lost metropolis of the Banaadir. – Kisimaayo. 3. Cenni sui monumenti fumerari delle isole Baajuuni / Outline on the funerary monuments of the Baajuni islands. Note / Notes.
AUTORE/AUTHOR
Nuredin Hagi Scikei è nato a Mogadiscio ed è discendente di una dinastia religiosa, gli Al Faqi o Qahtaan), che dal Medioevo fino ai primi anni dell’occupazione italiana, fu incaricata dai banaadiri di gestire la giustizia nel territorio. Si è laureato in ingegneria idraulica a Bologna e dal 1990 è molto attivo nella difesa dei diritti del popolo banaadiri. Ha scritto diversi articoli su periodici italiani.
Nuredin Hagi Scikei was born in Mogadishu and is a descendant of the Al Faqi (known also as reer Faqi or Qahtaan) religious dynasty, appointed by the Banaadiri as administrators of justice in the territory from the Middle Ages until the first years of the italian occupation. He graduated in civil engineering at Bologna and since 1990 has been sctive in the defence of the rights of the Banaadiri people. He has written several articles in italian periodicals.
Questo scritto riguarda alcuni aspetti della storia e delle civiltà dei banaadiri, un popolo che viene confuso son i somali, ma che non ha nulla a che fare con loro. È vero che banaadiri e somali hanno interagito per lungo tempo, attraverso relazioni commerciali, ma essi differiscono molto per quanto riguarda la struttura sociale, l’espressione artistica, l’artigianato, l’architettura e, in molti casi, anche etnologicamente e linguisticamente. I banaadiri vivono nella regione del Banaadir scritta Benadir dagli italiani) che inizia dalla cittadina di Warshheckh, a nord di Mogadiscio, e arriva fino a sud di Kisimaio e dintorni. Essi sono un popolo multietnico che include arabi, bantu e gruppi cusciti. Gli arabi che si sono insediati in questa area più di mille anni fa, provengono quasi tutti dallo Yemen. I veri protagonisti alla urbanizzazione del Banaadir furono gli yemeniti, che fondarono le prime scuole, occupandosi dell’istruzione. In queste scuole si imparava a leggere e a scrivere in arabo per comprendere il Corano. Gli yemeniti svilupparono l’economia del paese su larga scala e la collegarono con la vasta rete commerciale del mondo islamico.
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