Descrizione
Il volume ripercorre il travagliato cammino che portò l’Italia a entrare nella moneta unica passando dalla «porta principale». Tra la caduta del muro di Berlino e le vicende del 1992, il Paese prese progressivamente consapevolezza dell’enormità dell’impegno assunto con la firma del Trattato di Maastricht. Le problematiche poste dalla crisi che sconvolse l’Italia repubblicana nei primi anni ’90 si sommarono alla sfida dell’Euro contribuendo a segnare la fine, oltre che di una lunga stagione politica, anche dell’europeismo retorico che aveva caratterizzato per lunghi tratti l’approccio italiano al processo d’integrazione.
La partecipazione alla costruzione europea, la definizione degli interessi nazionali da difendere a Bruxelles, l’adesione all’Unione Economica e Monetaria divennero aspri terreni di confronto tra i nuovi partiti e tra le coalizioni che ambivano a governare il Paese – e spesso anche all’interno di esse. La Lega Nord approfittò della conflittualità diffusa e del rischio concreto di rimanere fuori dalla moneta unica per avanzare rivendicazioni indipendentiste per la «Padania».
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