Descrizione
Il libro, come non di rado è accaduto per altri importanti scritti di Luciano Anceschi, nacque da un corso universitario, l’ultimo da lui tenuto presso l’ateneo bolognese (nell’anno accademico 1980-81). Si trattà di un corso davvero particolare, importante, in qualche modo riassuntivo di un lungo percorso di ricerca, un corso tutto incentrato su una domanda che lui stesso disse “antica, fondamentale, inquietante, complessa”: che cosa è la poesia? Anceschi non ha inteso aggiungere una propria ulteriore definizione di poesia alle innumerevoli gi? esistenti; il suo scopo, invece, è stato quello di “analizzare (fenomenologicamente), la domanda, di porsi, per così dire, la domanda sulla domanda nel proposito di ricercarne le strutture e le relazioni che la costituiscono e che sono in essa celate”. L’uso in funzione euristica di una serie di suggestive citazioni tratte da autori come Nietzsche, Goete, Adorno, Musil, Leopardi, Montagine, Val?ry, lo sviluppo rigoroso ma senza rigidezze dell’argomentare, la modernità dell’approccio e delle analisi particolari, fanno di questo libro un testo di grande interesse e non privo di sorprese anche per il lettore più esigente.
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