Descrizione
“Questa è la storia della mia vita, non è
bella, non è divertente, ma l’ho tutta sulla mia pelle”: è la frase con cui
Paolo riassume la sua esperienza. Paolo, come Elisenda, Maria e tanti altri, è
uno dei protagonisti del volume ed una di quelle persone che hanno vissuto per
decenni in un’istituzione che oggi non esiste più: il manicomio. Insieme
all’Associazione dei familiari dei pazienti del “S.Lazzaro” di Reggio Emilia e
il centro di ricerche Alltag di Bologna, abbiamo sollecitato la loro parola per
narrarci la “vita di dentro”. Sono racconti di chi, in ualità di infermiere o
di paziente, ha vissuto nell’ospedale psichiatrico un’esperienza che ha
riguardato tutta la società. Sono storie di vita toccanti, intessute di episodi
drammatici ma anche aperte al ricordo di momenti felici, di solito quelli
trascorsi “prima” del ricovero. Ricordi che ci fanno finalmente sentire i
“folli” come persone reali: persone che hanno sentimenti, desideri, pensieri,
relazioni comunicabili. Essi ci invitano a riflettere e interrogarci sulla nuova
situazione che si è creata nel nostro paese dopo la chiusura delle istituzioni
manicomiali: la sofferenza che la follia manifesta, le incomprensioni che troppo
spesso suscita hanno davvero trovato una risposta definitiva nell’abbattimento
fisico dei muri istituzionali, oppure abbiamo ancora molto da imparare? I testi
che corredano le storie di vita raccolte nel volume cercano appunto di
ripercorrere le tracce del nostro modo di confrontarci o nasconderci di fronte
al problema della follia.
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