Descrizione
Teatri anatomici, corpi disordinati, trasparenti, clonati, impressionati su pellicole fotografiche e cinematografiche. Il corpo suddiviso nelle sue parti più minute e riprodotto in
immagini numeriche appare oggi infinitamente moltiplicabile e, grazie alle spettacolari scoperte della medicina, della biologia e della genetica, assistiamo all’intensificarsi del rapporto tra visualizzazione scientifica e modo di operare delle arti visuali. Una ricerca sulle immagini delle fotografie e dei film (medicali) per reperire le loro peculiarità visive e le regole sottese alla messa in scena dei corpi. Un percorso di suggestiva eterogeneità in cui naturalia e artificialia, scienza e arte, antico e moderno si trovano a condividere gli stessi spazi di riflessione.
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