Descrizione
Il volume raccoglie studi ‘di caso’ sulla genesi e diffusione dell’istruzione elementare presso alcuni Comuni della pianura bolognese specie dopo l’Unità, svolti attraverso accurate indagini archivistiche su fonti di prima mano finora inesplorate. Sono emersi protagonisti e vicende pressoché sconosciute, ma degne di rilievo in quell’impresa che ha visto i ceti dirigenti impegnati a ‘fare gli italiani’ nella lotta all’analfabetismo attraverso, soprattutto, la scuola. Ecco così tutto un pullulare di amministratori locali e nazionali, di maestre e di maestri, di famiglie e di alunni tesi alla conquista dell’alfabeto, sullo sfondo di una vita materiale della scuola caratterizzata da lunghe durate e persistenze di prassi didattiche, edifici ed arredo scolastico, nella dialettica costante tra scuola legale voluta dall’alto e scuola reale raccontata dalle relazioni e dai documenti d’archivio, testimoni muti e severi della Storia. La ricerca ha così evidenziato diverse storie della scuola locali nell’ottica ‘tra centro e periferia’, evidenziando la frequente richiesta di istruzione ‘dal basso’ delle popolazioni locali e l’impegno non secondario dei ceti dirigenti locali nella promozione della cultura e dell’istruzione, pur nelle difficoltà dell’effettiva frequenza scolastica da parte degli alunni, largamente coinvolti nei lavori agricoli e domestici. Ne è emerso un affresco politico, sociale e scolastico colorato e complesso, che arricchisce le conoscenze sulla storia della scuola non solo bolognese, ma dell’intero Paese.
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