Descrizione
Il volume propone una raccolta ragionata di saggi sul tema delle videoculture. La struttura del testo è multidisciplinare e orientata a creare nuovi scenari di collaborazione tra cultura umanistica e scientifica.
L’orizzonte di riferimento in cui si muove il testo riprende il significato di cultura proposto da John Dewey agli inizi del Ventesimo secolo. L’autore, infatti, considerava la cultura come la “parola d’ordine della democrazia”, riferendosi, […] alla cultura […] che dà gli strumenti per la vita e per la padronanza dei processi. La padronanza dei processi di produzione della conoscenza è necessaria per una vita sociale libera, attiva e responsabile. L’educazione democratica, di conseguenza, è quell’educazione che offre a tutti, in eguale misura, l’opportunità di accrescere e organizzare l’esperienza, di accedere agli strumenti della cultura e della scienza e di partecipare in maniera consapevole, da cittadini, alla vita attiva e alla vita delle istituzioni. La finalità ultima è la formazione di un cittadino libero nell’espressione delle sue idee e nella partecipazione ai processi di cambiamento e, perciò, utilizzatore consapevole degli strumenti cognitivi, socio/affettivi, etico/morali necessari ad un processo formativo”.
Sono tre le direzioni proposte dai curatori del libro verso le quali le videoculture possono prendere forma: formazione, didattica, ricerca.
La prima direzione, definita della formazione, propone alcune riflessioni sull’educazione ai media e sui rapporti della narrazione audiovisiva con la letteratura e il cinema. La seconda, definita della didattica, illustra alcune esperienze progettuali che affrontano il tema della narrazione veicolata e amplificata da media quali la web tv, il podcasting e authoring tools per il digital storytelling. La terza e ultima parte è una riflessione sul rapporto tra ricerca scientifica e produzione audiovisiva e presenta alcuni strumenti per monitorare esperienze didattiche supportate da un uso competente dei media, ricerche sulle tematiche dell’audiovisivo a partire dall’uso dei blog fino ad arrivare all’ambientazione filmica. Il testo termina con un saggio dedicato al carattere pervasivo della cultura video.
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