Descrizione
Bambini e bambine cresciuti nel silenzio, sono i figli dell’immigrazione: prima di loro sono arrivati i padri e le madri, dalle vite sconosciute e dalle dure occupazioni. Ora, adolescenti e giovani adulti, chiedono di essere riconosciuti con le loro diverse ambizioni, con le loro inedite risorse, in un universo di riferimento globalizzato e fluttuante. Stretti da radici sotterranee o sporgenti, sono alle prese con un passato mai risolto e con un presente complesso: e fanno parte del nostro futuro. Definiti “gioventù smarrita”, “bombe sociali a scoppio ritardato” o “copie conformi” dei loro coetanei autoctoni, sono esplosioni di gioventù e di vitalità i cui tentativi di comunicare passano attraverso codici innovativi, a volte concilianti e a volte oppositivi.
Questo volume vorrebbe far uscire dal silenzio le voci dei giovani figli degli immigrati, i loro desideri e le loro rivendicazioni, affinché possano in prima persona aiutarci a capirli, a rispettarli e ad ascoltarli: a loro abbiamo chiesto di rispondere alle nostre domande, di raccontarsi e di scrivere interventi di proprio pugno. Ne emerge un invito a guardare con occhi nuovi e con maggiore fiducia il nostro contesto sociale, all’insegna di un futuro che vorremmo interculturale.
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