Descrizione
Con il ritorno di Rama e Sita ad Ayodhya si coclude il lungo viaggio iniziatico intrapreso dal giovane eroe per liberare la moglie rapita dal demone Ravana, re di Lanka. Le sue peregrinazioni sono presenti nella cultura di tutti i paesi dell’Asia ad eccezione della Corea, della Cina e del Viet Nam, terre non permeate dalla civiltà hindu. Ed è soprattutto il teatro che ha tratto ispirazione dalle gesta del guerriero che ancora continuano ad affascinare e avvincere per il valore universale che rivestono, un viaggio ideale alla ricerca di se stessi e della conoscenza. Sulle sue tracce, partendo dal Giappone, il paese più lontano in cui siano rinvenibili frammenti delle storie delle quali è protagonista, per ritornare nella natia India, l’autore si è mosso alla ricerca di modelli di teatro, nella consapevolezza che essi rappresentino realtà dinamiche non solo su base etnica ma anche e soprattutto siano espressioni delle società che li hanno generati. L’individuazione di forme teatrali ha teso alla strutturazione di ipotesi che hanno cercato di mettere in luce l’unicità dei fenomeni studiati, il loro assoluto sincretismo con l’humus da cui hanno preso vita, non sono stati proposti universali culturali ma generi teatrali che all’autore sono parsi più significativi.
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