Descrizione
Studiare il giornalismo non è facile. Non lo è per due buone e solide ragioni. La prima è ovvia: il giornalismo è una macchina complessa. Lo era duecento anni fa, quando c’erano soltanto i giornali; a maggior ragione lo è oggi con la moltiplicazione delle piattaforme di produzione e diffusione. Studiare il giornalismo è poi tutt’altro che facile perché i giovani (e quindi gli studenti) non leggono i giornali, guardano poca tv, alla radio ascoltano musica, sul web raccolgono le notizie in modo casuale. Lo studente dei Corsi di laurea in Scienze della comunicazione (non solo lui, magari) non può, tuttavia, non sapere che cos’è, come funziona, come si articola, come si diffonde, come viene usato e consumato il giornalismo. Non può permetterselo, perché non comprenderebbe altrimenti come funziona il sistema dei media.
Questo volume, volutamente agile, semplice, didattico, risponde a tre scopi. Vuole offrire una sintesi dei migliori lavori sul giornalismo, dentro una cornice coerente che dia conto dell’evoluzione tanto dell’offerta d’informazione quanto degli studi sul suo impatto con la sfera sociale, politica, economica e culturale. Vuole rispondere ai nuovi ordinamenti universitari, privilegiando la completezza delle prospettive nel rispetto dei carichi di lavoro dei corsi di laurea triennale. Vuole aiutare gli studenti ad aprirsi una strada dentro un mondo che per molti tra loro sarà una vera scoperta. Questo volume è un’antologia, maneggevole, organica e coerente. Un’ampia introduzione disegna i contorni del campo di studi.
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