Descrizione
Nell’agosto del 1744 Benedetto XIV emanò una Costituzione che ampliava le prerogative del Collegio degli avvocati concistoriali, riservando loro la responsabilità della formazione del personale burocratico della Curia romana, facendo in questo modo della Sapienza il principale centro di formazione della classe dirigente dello Stato della Chiesa. Ne seguì una controversia che si prolungò per oltre vent’anni, coinvolgendo i Collegi dottorali di diritto dello Studio bolognese e il Collegio degli avvocati concistoriali. Gli sviluppi della vicenda ben si prestano ad approfondire aspetti molteplici della storia di Bologna alla fine dell’antico regime: i percorsi e i diversi destini dei due Collegi dottorali coinvolti nella contesa, la natura dei rapporti fra Benedetto XIV e la sua città di origine; i delicati equilibri di potere bolognesi che, dopo l’apertura riformistica dei primi decenni del XVIII secolo, registrarono una battuta d’arresto in direzione conservatrice.
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