Descrizione
Le prime vedute di città colte al cinematografo. Si tratta dell’indagine su
un corpus, quello girato dai Lumière e dai loro operatori, che costituisce
una vasta e originale documentazione visiva della forma urbana sul finire
del XIX secolo. Attraverso l’analisi di questi antichi brevi film della
storia del cinema, il testo affronta alcuni dei più fecondi filoni della
ricerca contemporanea: i tratti specifici delle origini, il problema dello
“sguardo ingenuo” e della non-fiction, l’immaginario come oggetto di
studi interdisciplinari, la definizione di prospettive storiografiche a
cavallo fra archeologia e teleologia. Coniugando orizzonti
complementari, la ricerca attraversa il sistema di interazioni tra
consolidate rappresentazioni della città e forme proprie del nuovo
dispositivo. Il percorso vedutista nel precinema precisa modelli di
rappresentazione della forma urbis sui quali la veduta Lumière si innesta
e dai quali, al tempo stesso, si differenzia. All’arrivo del Cinématographe,
la meraviglia del movimento consente inusitati effetti di realtà ma non
consuma la memoria di preesistenti repertori iconografici. La città,
struttura globalizzante della cultura europea, emerge dunque quale
soggetto principe del “vedere con apparecchio”, un vedere che espanso o
in rilievo, proiettato o in movimento contribuisce a edificare medesimi
immaginari urbani e comuni architetture mentali. Nel passaggio
dall’idea di veduta a quella di film sta la genesi di una forma artistica
prettamente cinematografica, in grado di esprimere pienamente il
cambiamento subito dalle città, la trasformazione epocale seguente
l’abbattimento delle antiche mura, la capitolazione di secolari
appartenenze (custodite nell’idea di civitas), innanzi allo sguardo
onnipolitano del nuovo abitante-spettatore cinematografico del XX
secolo.
SOMMARIO
PRIMA PARTE.
* TEORIE
– I.1 Premesse storiche e culturali.
(I.1.1 Dell’impresa scientifica. / I.1.2 Lo sguardo nuovo della storia. La nuova storia del cinema. L’approccio socio-culturale. “Gli occhi come remi”. / I.1.3 Tracce per la ricerca. L’equilibrio precario fra il dao e l’idea. / I.1.4 Il Project Lumiere. La ricostruzione del corpus. / I.1.5 L’organizzazion del lavoro di visione. / I.1.6 Considerazioni sulla “purezza”.)
– I.2 L’immagnario urbano. Una dimensione sottile fra cinema e architettura.
(I.2.1 Sulle ali dell’immaginario. La prospettiva iconologica. / I.2.2 Della sua dimensione urbana. Urbanistiche sottili. / I.2.3 Seduzioni e fenomenologia di un rapporto complesso. Antinomia fra costruire e decostruire. / I.2.4 Il cinema, architetto suo malgrado. Cine.citta’. La scala architettonica. Scene e balocchi. / I.2.5 Una fonte per la storia delle citta’. grandi citta’, grando immaginari. / I.2.6 Il cinema, o la citta’ immaginaria. Parigi visionaria. Territori della veduta.)
SECONDA PARTE
* ALLA RICERCA DELLE ORIGINI
– II.1 Per una iconografia del vedutismo urbano nel “precinema”.
(II.1.1 La citta’ in camera. “Tutto quello che si fa fuori piazza…”. Paesaggi del rappresentare: arte e “scaraboti”. / II.1.2 Pantascopi per l’Europa. Scatole di sguardi, modelli di progetto. Composizione e punto di vista. Disastri e teatri. / II.1.3 Il fascino della proiezione. Deboli iconografie dell’urbano. E poi le citta’… / II.1.4 Immersi nel Panorama. Del vedere in tondo. Dall’urbs alle battaglie. / II.1.5 Il mondo in rilevo, il mondo profondo. panorami e fotografie “imperiali”. Album di citta’. / II.1.6 Dimenticate cronofotografie. / II.1.7 Citta’ ideali e occhi principeschi. Mirabili prospettive. Dalla veduta di strada alla veduta teatrale. Citta’ infinite. / II.1.8 Modelli. Occhi anamorfici. Liberazione e persistenza. In volo sull’apparenza.)
– II.2 La storiografia cinematografica e il problema dell’invenzione.
(II.2.1 Dei nai e dei giganti. Filogenesi cronofotografica del Cinematographe. / II.2.2 Storie del cinema: frammenti dalla pubblicistica di fine Ottocento. Del vagare editoriale sull’idea di cinema. “La Cinematographe n’est pas…une chose de plaisir”. / II.2.3 La macchina Lumiere: inventare, concretizzare, industrializzare. / II.2.4 Il cinema come invenzione culturale. L’estetica negata. / II.2.5 Fra archeologia e teleologia. Gli scavi documentati. Emergenze e prospettive teoriche. / II.2.6 Storie d’anniversario. Precarie Correspondances.)
TERZA PARTE
* LA CITTA’ LUMIERE
– III.1 Geografie del vedere dinamico.
(III.1.1 Poesia e strategia. Operatore, professione dinamica. Una cartolina dal mondo. / III.1.2 Dinamismi urbani vicini e lontani. Sugli albori di qualche tema. Una famiglia alla stazione. / III.1.3 Monumento/Documento statico. Berlino – Londra via Cinematographe. Guide, piccioni e chasseurs d’images. / III.1.4 Dall’operatore flaneur al cosmonauta cinematografico. Sguardi dal treno. Compenetrazione.)
– III.2 Urbanistiche sottili.
(III.2.1 Sguardi sulla disciplina. Esercizi della visione realista. Vetrine francesi. Giardini anglo-tedeschi. / III.2.2 Scena, quadro, modernita’. premeditazione e imponderabilita’. La presenza porosa. L’effetto della verita’. / III.2.3 Metafore dello spettacolo. La citta’ in scena. La citta’ palcoscenico. Il teatro universale. / III.2.4 La citta’ di Droctfult. Geografie della civilta’: Elisee Reclus e Albert Khan. L’evidenza della visione. Citta’ e civilta’. / III.2.5 Citta’ laboriose. Tecnica, topografia, mentalita’. “Et quel excellent moyen de publicite'”. / III.2.6 Le citta’ dell’ordine. Rappresentazione e potere.)
– III.3 Riflessi.
(III.3.1 Il catalogo come piano, le vedute come strade. Dell’impresa tassonomica. Pensare, ordinare, giudicare. Inventari stradali. / III.3.2 Realismo e veduta urbis. Impressionismi. Fra il racconto e la visione: la citta’. / III.3.3 Anthropos. Folle. La veduta, il passage e l’incanto. / III.3.4 Fra immaginari nel cinema e immaginari nella societa’. Dalle permanenze ai crolli. Italiche brecce. / III.3.5 Dalla veduta al film. Corrispondenza fra film e metropoli. / III.3.6 Le “origini” e “L’autore”. Lumiere autore. / III.3.7 Strabismi e tempi della storia. Il valore delle immagini. Storie finali)
Bibliografia.
Indice dei nomi.
Indice delle tavole.
Resume’.
Summary.
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