Descrizione
Per una singolare deformazione, che affonda le sue radici nell’immagine che di Foscolo ebbe la cultura italiana dell’Ottocento, il giudizio critico sulla figura di questo scrittore e sulla sua opera è dipeso a lungo da dibattiti estranei alla sua vicenda umana e intellettuale. Le più recenti acquisizioni in ambito storiografico, tuttavia, aprono prospettive nuove sul contesto nel quale s’inserì la sua esperienza intellettuale e invitano a riesaminare la sua opera letteraria. Il presente volume intende ripercorrere la ‘carriera’ del giovane Foscolo, tentando di cogliere gli orientamenti principali della sua formazione. L’esperienza dello scrittore si disegna, così, non solo alla luce degli avvenimenti storici di cui egli fu protagonista o dei dibattiti politici e letterari ai quali prese parte, ma anche rispetto agli ambienti nei quali essa si svolse. L’analisi abbraccia un arco cronologico che si conclude nel 1806. Sono gli anni, questi, in cui si delinea una nuova ‘poetica’ foscoliana: si tratta dei presupposti letterari e filosofici dei grandi capolavori della maturità, dai ‘Sepolcri’ alle ‘Grazie’. Completa il volume un’appendice di testi inediti e rari, o di cui si propone una nuova attribuzione foscoliana.
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