Descrizione
Il quarto dei libri sapienziali dell’india antica, l’Artharva-Veda, è considerato generalmente una raccolta di inni formulari che i brahmani, la casta più potente in quella società, pronunciava per procurare fortuna, successo e salute a chi si rivolgeva al loro aiuto. Gli inni che qui vengono presentati, con introduzione, traduzione e commento, mettono invece in rilievo una complessa ed organica ideologia: la sapienza dell’ordine ipotizzato nella struttura del reale e’ il modello teorico della formula provvidenziale che, in quanto supera e compone con la parola il disordine contingente e da’ all’individuo il successo cui egli aspira, è più che umana, è magica. La sapienza diventa cosi’ magia attraverso la parola e chi sa formularla ed usarla ha diritto al primato sociale. Questa scelta di inni dell’Atharva-Veda, nella maggior parte tradotti per la prima volta in italiano, presenta inoltre aspetti e momenti di vita quotidiana, ancor sapidi di attualità nonostante i loro circa tremila anni.
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