Descrizione
Questa raccolta di saggi e di articoli è la testimonianza di una parte della produzione culturale di uno studioso che ha ben definito da tempo i propri interessi di ricerca nell’ambito della storia dell’arte contemporanea (fra ‘800 e ‘900) e della sociologia delle arti (in prospettiva teorico-metodologica). Ma tali prevalenti interessi di ricerca nel settore storico-artistico non sono mai andati separati, nell’autore, da un percorso parallelo nell’ambito della teoria sociologica e delle scienze umane in genere, in una prospettiva pluridisciplinare. Da tale punto di vista l’arte può essere assunta come ambito emblematico di convergenza di questa prospettiva plurale, nel senso che essa, in quanto fenomeno complesso, richiede, ai fini della sua comprensione, la messa a fuoco contemporanea di una molteplicità di strumenti (filosofici, psicologici, sociologici…) che ne facciano emergere, nel modo più possibile globale, la ricchezza di stratificazioni e di prospettive. Nelle teorie più recenti delle scienze umane, la riflessione sociale – sulle sue strutture, sulle sue dinamiche, sui suoi mutamenti – sembra non separarsi da una riflessione parallela sull’arte che, per lo studioso, non è solo uno spazio spesso privilegiato di indagine e di verifica delle teorie stesse, ma è anche, a volte, intesa come simbolo dell’esistenza stessa con le sue complessità e i suoi slanci, le sue costrizioni e le sue aperture. Ma a fondamento di questo testo c’è anche, non secondariamente, la volontà di rendere operativa una teoria critica della vita sociale, e dell’esistenza individuale della prospettiva di una demistificazione delle ideologie, dei rapporti coartanti, di tutto ciò che si configura come freno alle possibilità inesplorate e alla sperimentazione di modelli differenti.
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