Descrizione
Deliceto, da nord a sud protetto da monti, ma con lo sguardo libero verso le pianure e il mare ad est, è un antico borgo sorto attorno al castello normanno-svevo che si erge in cima ad una rocca. Paese dell’Appenino Dauno Meridionale al crocevia tra diverse culture regionali, ha risentito delle varie dominazioni che hanno interessato il Meridione d’Italia. Nel corso degli anni ha saputo costruire una propria identità attorno ai valori religiosi e ai lavori agricoli e pastorali che ne hanno segnato la storia economica, sociale e culturale. Da qui tradizioni, rituali, canti e musiche sviluppatisi nei luoghi di lavoro, in prossimità di momenti topici del calendario contadino, segnati dai cambi di coltura e dalle diverse feste religiose. I nonni e i padri hanno saputo conservare questo bagaglio di materiali culturali attraverso la memoria e, grazie ad azioni di rielaborazione in chiave spettacolare e folclorica, li hanno portati fino ai nipoti che li hanno avvertiti come oggetto di urgenza narrativa.
Questo volume è la traccia scritta del percorso che, dall’allestimento dello spettacolo di MusicaTeatro “N’inn cantann n’ann cuntann” avvenuto nel 2006, risalendo alla memoria delle tradizioni popolari delicetane messe in scena, arriva fino all’esperienza dello spettatore e ad alcune ipotesi di politica culturale per lo sviluppo degli spettacoli nell’Appenino Dauno.
Non solo un libro per raccontare un evento, ma soprattutto un tentativo di organizzare un pensiero intorno alla necessità di mettersi in discussione continuamente, anche attraverso la forma spettacolare.
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