Descrizione
In ventitre brevi sequenze cinquantatre giorni: come un diario (la data, l’ora) la convivenza di “Due fratelli”, due ragazzi con una ragazza che incontrata per caso va a letto successivamente con l’uno e con l’altro. Il testo del giovane Fausto Paravidino, un’autentica cronaca registrata ma calcolatissima nella sua immediatezza, un gioco di riflessi sui meccanismi della nostra quotidianita’, si e’ aggiudicato con riconoscimento unanime il premio Pier Vittorio Tondelli ’99 (sezione under 30 del Premio Riccione).
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