Descrizione
Campana è «figura difficilmente catalogabile entro l’epoca in cui visse e che avvertiamo con spavento confluire nella sua opera come un insieme di tensioni convergenti-divergenti, sfuggenti da quell’unico centro come le terrificanti emanazioni di una bomba che stia esplodendo, provocando la ricaduta di tali materiali radioattivi su se stessi, il loro stratificarsi e riemergere in chissà quale forma». Con queste parole Andrea Zanzotto dava inizio all’intervento pronunciato il 25 maggio 2002 presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna, in occasione del Premio Dino Campana conferitogli per Sovrimpressioni (2001), qui riportato integralmente.
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