Descrizione
Bologna ha certamente una tradizione massonica di alto profilo. Basti pensare al fatto che è bolognese il documento normativo più antico del mondo della proto-massoneria medievale, la cosiddetta “Charta di Bologna” del 1248, redatta otto anni prima dell’atto di affrancazione dei servi della gleba del Comune di Bologna, detto “Liber Paradisus”, che restituì la libertà a circa seimila persone. Il presente lavoro compie un viaggio attraverso la massoneria bolognese: per scoprire se stessi, definire i nuovi contorni di aspetti della realtà politico-culturale italiana, e per recuperare frammenti di vita altrimenti perduti; un viaggio per risvegliare il dubbio, come gestazione introspettiva, gravidanza spirituale; un viaggio, infine, per disvelare il bene in ogni fede e tentare di rompere tutto ciò che divide gli uomini, con uno sguardo al futuro, senza tradire un cuore antico.
Le fondamenta della ricerca sono costituite dalla lucidità e dall’animo, dalla sensibilità e dalle emozioni, dai percorsi storici e letterari di persone appartenenti alla massoneria bolognese. Lo scopo è stato quello di lavorare ad una storia costruita da una pluralità di “storie”, anzitutto per contribuire a far gettare via alla massoneria il suo burka.
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