Descrizione
“Bello!”. Con questa esclamazione volentieri esprimiamo la nostra reazione di fronte a un quadro che ci colpisce, a una melodia che ci seduce, a un tramonto che ci emoziona. E se non fosse “bello”? Se quel che proviamo fosse piuttosto sublime, tragico, comico, grazioso o addirittura brutto? E quel che proviamo è
la stessa esperienza di fronte alla natura e all’arte, nella vita di tutti i giorni e nei momenti invece dedicati alle opere? Contro il monopolio del bello e a favore di una pluralità delle categorie che descrivono le molteplici sfumature della nostra esperienza estetica; contro la confusione tra estetica e teoria dell’arte e per una indagine rigorosa dei rispettivi ambiti si sono sollevate, agli inizi del Novecento, le voci di Max Dessoir, Emil Utitz, Edgar Wind, Erwin Panofsky – di quel movimento, cioè, chiamato Estetica e scienza generale dell’arte, che ha scritto un capitolo cruciale della cultura filosofica
contemporanea, individuando al contempo quei concetti fondamentali che rendono possibile il discorso della critica d’arte e la pratica della storia dell’arte. Questa antologia vuole darne conto, mostrando al tempo stesso quanto il loro progetto possa offrire di ancora inesplorato per il dibattito attuale.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.