Descrizione
Negli anni Venti e Trenta del Novecento, i migranti italiani in Francia dovettero confrontarsi con i tentativi di conquista delle forze fasciste e antifasciste. Gli immigrati furono oggetti e soggetti di fenomeni di politicizzazione che coinvolsero partiti, sindacati, associazioni italiane e francesi. Nella Lorena e nel Sud-Ovest, poli opposti per le loro caratteristiche politiche e sociali, si assistette a due forme di socializzazione antifascista completamente differenti, con il prevalere delle correnti comuniste, anche grazie all’Unione Popolare Italiana nella regione dell’Est e il predominio socialista e democratico nell’area agricola tolosana. Gli stessi fascisti riuscirono a costruire, nel ventennio, ampie zone di consenso nelle due regioni, raggiungendo diverse migliaia di immigrati, attraverso la costituzione di fasci, Dopolavoro, Doposcuola, Case d’Italia. La contrapposizione tra fascismo e antifascismo si riverberò anche sulle associazioni combattentistiche, i gruppi sportivi, le società mutualistiche, i consorzi, le cooperative e persino sui sindacati francesi che accolsero, soprattutto in Lorena, numerosi immigrati. La partecipazione degli italiani alla vita politica rappresentò una fondamentale porta d’accesso alla sfera pubblica per i migranti, che poterono così entrare in contatto con la società francese, divenuta per molti di loro la nuova patria.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.