Descrizione
Perché Rockologist go home? Perché in questi ultimi tempi ci si inventa «rockologi» riproponendo spesso e volentieri tutta una serie di luoghi comuni e di generalizzazioni superficiali sulle musiche giovanili e sulle loro relazioni con la società, i mass-media ed i fenomeni di costume. A coloro che non accettano tali semplificazioni, questa raccolta di saggi propone un metodo pensato appositamente per l’analisi di canzoni di successo, come Fernando degli Abba, di sigle musicali, come quella di Kojak, di generi quali la tecno o l’Heavy Metal e di tante altre musiche «popolari» – popolari non in quanto attingono a delle tradizioni etniche, ma in quanto sono legate alle pratiche quotidiane della nostra cultura mass-mediatica. Ciascuno dei saggi del volume mostra che solo un’indagine accurata su come sono fatte tali musiche permette di capire in modo approfondito che cosa esse comunicano, qual è il senso che assumono per chi le produce e per il pubblico a cui sono dirette, qual è la loro funzione nel contesto mass-mediatico in cui si presentano e quali valori mettono in gioco negli ambiti sociali nei quali intervengono. Questa raccolta si rivolge dunque a chi cerca un metodo di indagine sulle musiche più comuni, a chi studia il ruolo della musica nei mezzi di comunicazione di massa e più in generale ad ogni ascoltatore di popular music interessato ad una riflessione sulla propria esperienza.
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