Descrizione
A partire dalla Peste Nera di metà Trecento fino alla grande ondata epidemica del biennio 1656-57 la peste, malattia devastante e raccapricciante che colpiva a vasto raggio senza distinzione di età, di sesso o di condizioni sociali, invase a più riprese l’Italia provenendo dai focolai endemici soprattutto asiatici. Fin dall’inizio medici e magistrati di sanità, pur nella totale ignoranza dell’agente eziologico della malattia e privi di cure mediche efficaci, cercarono di opporsi all’immane flagello, avanzarono spiegazioni consone al loro universo mentale e religioso e imbastirono una propria controffensiva: isolare le città colpite, soccorrere gli ammalati, proteggere i sani, seppellire i morti. Le vicende degli uomini e degli Stati legate all’evento peste sono ricostruite in questo libro attraverso le voci dei protagonisti, spesso ottenebrati da pregiudizi e false convinzioni, ma anche sorretti da una fede incrollabile nella divina provvidenza e nelle capacità degli individui di opporre una resistenza attiva alle forze avverse della natura.
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