Descrizione
Questo libro è, innanzitutto, la testimonianza d’un amore: dell’amore per la grande poetessa russa Marina Cvetaeva e, insieme, per la Russia – per le sue pianure, le sue città incoronate di cupole e di campane. Le vie della poesia sono infinite e improbabili, conducono verso regni inesplorati, misteriosi e segreti. Senza l’amore per la poesia di Marina Cvetaeva avremmo quasi di certo ignorato per sempre questa cronaca così fresca e vivace, pacata e minuziosa, punteggiata di arguta ironia, delle giornate dell’VIII Centenario; avremmo perduto la cifra irripetibile di questo sguardo di un testimone venuto dalla lontana Russia sul passato e sul presente dell’Alma Mater.
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