Descrizione
Attraversati da una scrittura che aveva la presunzione di essere razionale e scientifica, i ‘Trattati’, le ‘Nomenclature’, le ‘Enciclopedie’, e con essi gli innumerevoli discorsi sulla medicina, la scienza, la natura, che davano una forma apparentemente compatta all’universo concettuale del secolo dei Lumi, non riuscirono a nascondere “diffrazioni”, incongruenze e sospetti verso una transizione problematica da una cultura in disfacimento – quella dell’Ancien Régime – a una cultura – quella dell’Illuminismo – protesa verso il cambiamento. E la commistione esplosiva che concerneva ignari alchimisti, avveduti politici o furbi avventurieri, tutti affascinati dalla elaborazione di sintesi azzardate tra medicina, scienza e politica, si proiettò vertiginosamente nei territori dell’immaginario, dal romanzo al teatro, dalla poesia alla stampa, affidando a un brusio di discorsi e a una cosmologia popolare i frammenti e gli echi di dibattiti che avvenivano in ambiti i istituzioni colti. Elisir, fluidi, macchine, magnetizzatori e fantasmagorie ambivalenti di un secolo complesso che ha costruito e distrutto i suoi miti rincorrendo la problematicità delle conoscenze e l’esercizio di un “progresso infinito”.
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