Descrizione
Questo libro ricostruisce le intricate, intriganti vicende che all’epoca della Rivoluzione hanno accompagnato, parallelamente alla creazione del Louvre, l'”invenzione” del primo museo di architettura in Francia. Nel delineare motivazioni e contesti, l’autore ripercorre i meandri di un itinerario ricco di stimoli, popolato di personalità straordinarie, pittoresco a tratti e picaresco, sostanzialmente basato sui temi e sui problemi della diffusione e dell’affermazione di una nuova idea di architettura e degli strumenti adottati per trasmetterla e divulgarla. Werner Szambien, che pure aderisce con acribia alle fonti, non intende però essere esclusivamente storico. In particolare, invita a riflettere sui mezzi della riproduzione e della rappresentazione in architettura, ponendo al centro del discorso il “modello”, nel vivo del contendere su autentico e originale, su imitazione e pratica del comporre. Musei di architettura esistono ormai numerosi; altri sono in cantiere anche in Italia. La consapevole valorizzazione delle tecniche, che tale museo comporta e promuove, la vocazione pedagogica e sociale che gli è propria, il ventaglio di accessi alla conoscenza che offre al pubblico nelle sue differenze sono i temi attuali che qui si incrociano con i ritrovamenti di un’esplorazione appassionante.
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