Descrizione
Il libro propone la rilettura in chiave pedagogica di un’area di forte problematicità sociale: quella del consumo e abuso di sostanze stupefacenti. Esso vuole ricostruire i diversi ambiti e soglie in cui s’esprime l’azione pedagogico/educativa di un professionista, a partire anche dall’esperienza sul campo dell’autore. Sono, perciò, descritti i percorsi formativi e i riferimenti legislativi che hanno contribuito a dare centralità all’educatore/pedagogista. Si individuano i nodi che mettono in rete il suo sapere con differenti discipline e saperi, per ricostruire, da un lato, la complessità della sua figura e per sottolinearne, dall’altro, lo specifico professionale. Si descrivono i livelli differenti delle azioni e la marcata diversità dei contesti in cui opera, con l’obiettivo di segnalarne il ruolo di sintesi. Sono illustrati in maniera concisa alcuni essenziali “ferri del mestiere”: il progetto, il gruppo, il colloquio, la diagnosi.
Particolare attenzione viene data alla riflessione sui fenomeni giovanili legati all’assunzione di droga, cercando di disegnare scenari ampi e di individuare significati non superficiali agli stili di vita e alle condotte che i giovani segnalano. Obiettivo trasversale è di restituire visibilità ad un pensiero pedagogico volto a chi consuma, abusa e dipende.
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