Descrizione
Nella nostra letteratura fra Otto e Novecento si fa strada una nuova modellizzazione dell’io. Il soggetto unitario e centripeto entra in crisi e gli subentra un’umanità dissociata e plurale che avrà il suo massimo interprete in un artista come Pirandello, ma che lascia intravedere i propri tratti negli scrittori della generazione precedente. Fra tali scrittori Pascoli è in prima fila. Ed è soprattutto di Pascoli che si occupa questo libro: analizzandolo nelle sue interne lacerazioni e dissonanze, spesso affidate ad immagini di «doppio», ed anche in altri aspetti di non minore interesse.
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