Descrizione
Poeti tra i più significativi della nostra contemporaneità, Cosimo Ortesta e Valerio Magrelli vengono presentati in questo libro attraverso un’analisi serrata e profonda dei loro versi. La ferita, lo sguardo e la luce, il gelo e la voce sono solo alcuni dei nodi tematici che percorrono la loro esperienza poetica, nel dialogo mai passivo con una tradizione europea che va dal Barocco a Mallarmé, da Frost e Auden a Stevens, Beckett e Ashbery, da Montaigne a Valery, da Jarry a Perec e Merleau-Ponty. L’ampiezza e la qualità del discorso critico di Bonito si uniscono a una scrittura assai efficace, pronta a penetrare le pieghe più sottili del paesaggio mentale e testuale con cui di volta in volta si confronta.
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