Descrizione
Due sono gli snodi tematici presenti in questa raccolta di saggi. Il primo riguarda la sempre attuale questione dei rapporti che si stabiliscono tra fotografia e realtà. Un problema che era al centro della discussione semiotica sviluppatasi una ventina di anni fa e che è stato recentemente rilanciato dall’avvento della tecnologia digitale. In disaccordo con quelle posizioni teoriche che un tempo contestavano la natura indicale, di traccia, della fotografia, l’Autore si dimostra altrettanto critico nei confronti di chi oggi, facendo riferimento allo statuto tecnico digitale, festeggia rumorosamente la fine della referenzialità fotografica. Il secondo motivo, che caratterizza le pagine del volume, trasferisce sul campo le questioni teoriche appena indicate, indagando generi, movimenti e autori che hanno segnato le vicende della fotografia tra Ottocento e Novecento. È infatti solo nel riconoscimento pieno e continuo (anche in epoca digitale) di un’identità indicale che, per quanto riguarda l’arte, si riesce a comprendere come la fotografia, più che solidarizzare con la linea della ricostruzione simbolica espressa dalla pittura, abbia finito per identificarsi con quella della presentazione diretta e autentica del reale inaugurata dal ready-made duchampiano.
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