Descrizione
La parabola Vor dem Gesetz (Davanti alla Legge) di Kafka è il testo più enigmatico della letteratura occidentale. Scritta nel tardo autunno-inverno del 1914, è inserita nel penultimo capitolo del romanzo Der Proceß, ove dall’alto di un pulpito per le prediche viene esposta dal Sacerdote e ascoltata attentamente da Josef K. Il testo della sola storia fu pubblicato autonomamente in rivista, per essere successivamente incluso nella raccolta dei Racconti (Erzählungen). Parabola e commento sono qui presentati in traduzione italiana, con testo a fronte. Il commento è poi diviso in due parti. Nella prima, vengono messe in luce le tre ipotesi interpretative fondamentali con diverse varianti, come risultano dalla discussione fra il Sacerdote e Josef K. Filo conduttore è il tema dell’inganno e la discussione termina con la desolante constatazione di Josef K., secondo cui «La menzogna diventa il principio ordinatore del mondo». La premessa della seconda parte è l’interpretazione avanzata da Gershom Scholem nel carteggio con Walter Benjamin (1933-1938), secondo cui lo spazio in cui si colloca l’opera di Kafka nel rapporto teologico-storico con la Legge è «il nulla della Rivelazione». L’indagine finale è riservata a un recente saggio di Frank Ankersmit, che nella parabola di Kafka vede il paradigma stesso del double bind in cui è impigliata la storia come ricostruzione narrativa del passato. Ulteriori riferimenti a Elizabeth Costello di J. M. Coetzee e a Hofmannsthal permettono di delineare una proposta conclusiva, che colloca la parabola kafkiana fra le più lucide interpretazioni del tema del mistico nella crisi storica della cultura europea del primo Novecento.
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