Descrizione
A Parigi, sul finire dell’Ottocento, la compassione diventa un sentimento di moda. Grazie alle traduzioni di Schopenhauer e dei grandi romanzieri russi, gli scrittori francesi scoprono di poter guardare la realta’ con occhi diversi, attraverso il filtro di una pieta’ partecipe e comprensiva, che vuole opporsi alla pretesa freddezza del realismo naturalista. Di questa nuova sensibilita’ il libro offre una panoramica significativa, che, partendo dal Flaubert del postumo ‘Bouvard et Pecuchet’, interpretato come il segnale della svolta, spazia intorno ad alcuni autori che nelle loro opere illustrano i diversi, e talora opposti, aspetti della pieta’: dal sentimento cristiano di Paul Bourget alla pieta’ laica e razionalista di Anatole France, dalla riflessione storica intorno alla compassione sviluppata da Marcel Schwob alla critica nietzscheana di Henri Gheon, per terminare con un’analisi della pieta’ proustiana, dai romanzi giovanili alla ‘Recherche’.
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