Descrizione
Fin dalla loro scoperta, le isole caraibiche sono state per l’Europa uno straordinario prisma su cui riflettere miti e archetipi che, trasferiti in quell’esotico altrove, acquisivano diverse valenze e significati: Eldorado o paradiso terrestre, popolate volta a volta di cannibali o di buoni selvaggi, presto sterminati comunque, e sostituiti dagli schiavi neri grazie ai quali si perfezionava quel sistema di sfruttamento coloniale che avrebbe trasformato l’Eden di pochi privilegiati nell’inferno quotidiano vissuto dalla maggior parte degli abitanti. Ma l’oppressione non ha impedito a queste terre di agire sulla cultura imposta, immettendovi gli influssi provenienti da tante genti diverse, che hanno dato vita a fenomeni culturali autoctoni. Frammentazione geografica e linguistica, variegata diversita’ razziale, si sono fuse in una letteratura che riesce ad essere originariamente unitaria, e che puo’ oggi proporre al Vecchio Mondo il proprio modello di compresenza di tante differenze. In questo contesto, la dimensione intertestuale dello stereotipo, che permette di attraversare le letterature ed incrociare le prospettive da cui si guarda alla realta’, ci ha consentito di individuare una ipotesi di lavoro intorno a cui raccogliere studiosi appartenenti alle diverse tradizioni letterarie e linguistiche rappresentate nella regione. E’ questo il progetto all’origine del convegno svoltosi a Macerata, intitolato “stereotipi culturali a confronto nella letteratura caraibica”, di cui il presente volume raccoglie i contributi.
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