Descrizione
Alexandr Christoforovic Vostokov nacque il 16
marzo 1781, ai tempi di Caterina II, e si spense l’8 febbraio 1864, nell’epoca
della “grandi riforme” di Alessandro II. Figlio naturale di un nobile di
origine tedesca, apprese solo a sette anni il russo e per tutta la vita fu
afflitto dalla balbuzie. Ciò non gli impedì tuttavia di sviluppare una
passione profonda per la lingua russa, che divenne dapprima lo strumento delle
sue esperienze poetiche e in seguito l’oggetto dei suoi approfondimenti e spesso
pionieristici studi filologici e linguistici. La sua produzione poetica, benchè
limitata quantitativamente, suscitò all’epoca interesse e polemiche per il suo
carattere sperimentale: egli cercava infatti di arricchire la poesia russa con
metri dedotti dai classici greci e latini e dalla poesia popolare. Ad un
approfondito studio di quest’ultima è legato il “Saggio sulla versificazione
russa” (1812-1817)…Ed è proprio il “Saggio” l’oggetto principale di questo
volume. Ad esso è dedicato il Capitolo IV e in Appendice se ne riproduce il
testo nell’edizione del 1817, mai più ripubblicato in seguito, ma sempre citato
dagli specialisti. La figura di Vostokov è poliedrica, riflessa in
molteplicità di specializzazioni e di attività. Abbiamo voluto ricomporla
all’interno di un quadro unitario, prendendo in esame oltre al teorico della
versificazione anche il poeta, il linguista e il filosofo.
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