Descrizione
Francis Hutcheson (1694-1746), protagonista del primo Illuminismo scozzese, ebbe il merito di riproporre l’insegnamento di Shaftesbury in forme conciliabili con l’empirismo di Locke e in un linguaggio pieno di concretezza adatto ai ceti medi britannici. Con la sua dottrina del senso morale inaugura l’etica dello spettatore, che trova il suo sviluppo nell’etica della simpatia di Hume e Smith. Le sue dottrine economiche, giuridiche e politiche incisero sulla formazione di Adam Smith ed ebbero larga circolazione nella cultura americana ai tempi della lotta per l’indipendenza. Qui si propone la prima edizione moderna del suo Saggio sulle passioni, insieme ai Chiarimenti sul senso morale e al carteggio con Burnet che ne costituisce la premessa, nella convinzione che queste dispute costituiscano un punto di svolta nella discussione morale settecentesca. Pur entro i limiti del suo eclettismo, Hutcheson compì opera di pioniere nell’ambito dell’estetica e dell’etica, distinguendo meglio di ogni altro tra atteggiamento cognitivo e atteggiamento valutativo. Di qui l’interesse nei decenni recenti da parte dei sostenitori del non cognitivismo etico. L’intera filosofia di Hume e non poco dell’etica di Kant, si chiariscono, del resto, nel contrasto con il suo pensiero.
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