Descrizione
Gli scritti compresi in questo volume sono già apparsi in tempi e luoghi diversi, con l’eccezione di quello inedito su Gian Franco Minguzzi e il suo concetto di «ricerca rilevante». Essi s’aggiungono ad altri su figure e tendenze della filosofia italiana tra Otto e Novecento, ora introducendoli e ora completandoli, ne ripropongono un’interpretazione che reagisce a taluni giudizi della storiografia idealistica e si confronta con i risultati della letteratura più aggiornata sull’argomento. I primi saggi s’occupano dei positivisti e dei pragmatisti («logici» e «magici»), del loro atteggiamento nei riguardi della scienza e dei suoi sviluppi teorici, procedendo ad una lettura analitica dei testi di Ardigò e degli scolari, passando quindi a un esame dei rapporti con Giovanni Vailati con la psicologia e delle indagini di Erminio Juvalta sulla possibilità di una costruzione razionale dell’etica. Nella seconda parte, il libro si rivolge invece a temi e problemi che si sono posti di recente ai nostri studiosi: com’è accaduto con un’opera di George Canguilhem sulla conoscenza del vivente che qui viene presentata, con la pubblicazione di alcuni lavori sulla psichiatria nella seconda metà dell’Ottocento e i progetti di riforma dell’istituto manicomiale, senza trascurare nel riferimento a Minguzzi le ricerche sulla fenomenologia sperimentale della visione.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.