Descrizione
Sono raccolti in questo volume quattro saggi – apparsi sulla Rivista di filosofia tra il 1974 e il 1980 – che analizzano e ricostruiscono, in fitte e documentatissime pagine e con uno stile sobrio e sempre rigorosamente sorvegliato, il complesso (e problematico) rapporto tra intellettuali e socialismo nella cultura britannica tra le due guerre mondiali e degli anni Sessanta del XX secolo. Si ha così modo, da un lato, di integrare la panoramica della «cultura della crisi» europea – in genere concentrata sui nomi di grandi intellettuali continentali come Spengler e Junger, Schmitt e Heidegger, Husserl e Jaspers, Croce e Ortega y Gasset, Benda e Mann, Benjamin e Adorno – con l’aggiunta dell’importante tassello dell’area britannica; dall’altro, di discernere con chiarezza – sia nel dibattito degli anni trenta su marxismo e scienze naturali e intorno alla grande crisi del 1929, sia nella controversia degli anni Sessanta tra «prima» e «seconda» New Left – gli aspetti più obsoleti e datati (come, ad esempio, l’antitesi tra capitalismo e piano e pretese «enciclopediche» del«materialismo dialettico») da quelli ancora vivi ed attuali (quali, ad esempio, il contrasto tra utopia e «distopia», ritornano oggi d’attualità con la crisi ecologica e le nuove frontiere delle biotecnologie, oppure, la critica dell’ «individualismo competitivo» e il riaffiorare del problema della comunità come riattualizzazione di una costitutiva dimensione egalitaria e solidale dell’idea socialista). Se letti in controluce dalla prospettiva del nostro presente, questi scritti, oltre che come un felice esempio di sintesi tra filosofia sociale e storia delle idee, si configurano quindi anche come un modello praticabile e straordinariamente fecondo di ‘revisionismo storico’ costruttivo: improntato non già a un uso pubblico o immediatamente politico della storia, e neppure alla pretesa di restituire la storia nella sua verità effettuale, ma piuttosto al metodo rigoroso di un’approssimazione alla verità in grado di farci uscire dalla pseudo-antitesi di dogmatismo e relativismo (entrambi assoluti nelle loro assunzioni di principio).
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