Descrizione
Come l’empirismo vecchio e nuovo, come il pragmatismo statunitense, sono stati accolti e interpretati dalla filosofia italiana del dopoguerra? Quali reazioni hanno prodotto in un pensiero alle prese con l’eredità di Croce e di Gentile, con le dottrine marxiste e spiritualiste, quale significato hanno assunto in un paese dissestato e alla ricerca della democrazia? Il volume intende far luce su un capitolo non trascurabile della nostra cultura, raccogliendo e ordinando alcuni saggi, di cui il primo risale al 1960 e l’ultimo è apparso nel 1994. Si spiegano così la riscoperta di autori a lungo trascurati, l’interesse per certi sviluppi della riflessione sulla scienza e sulla società, il progetto e i limiti del postmoderno. Questi temi sono esposti nell’introduzione, e poi ripresi e discussi da diverse angolazioni, secondo una scelta filosofica che l’Autore si preoccupa di chiarire nelle sue ragioni e nelle sue prospettive.
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