Descrizione
Vi sono alcuni comportamenti che in età moderna sono stati classificati fra le fattispecie criminali – ad esempio la sodomia – che si possono considerare “crimini senza vittime” in quanto spesso commessi con l’assenso della presunta parte lesa. Un’ampia documentazione raccolta da un campione di 2000 fascicoli processuali del tribunale penale di Bologna ha dimostrato che tali comportamenti – sia la sessualità irregolare sia gli abusi contro la persona – vennero perseguitati con accanimento sempre minore almeno dalla metà del Seicento. Oltre ad osservare questa tendenza, il libro rettifica l’opinione diffusa che molti di questi delitti avessero come riferimento culturale e antropologico l’onore e la vendetta personale dell’offesa alla reputazione.
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