Descrizione
Il romanzo incompiuto di Novalis Enrico di Ofterdingen, pubblicato postumo nel 1802, vuole essere – in voluta polemica nei confronti degli Anni di apprendistato di Guglielmo Meister di Goethe – un percorso di formazione alla poesia: non all’ars poetica, bensì a quella forza sommersa che, sepolta nell’animo del protagonista, deve essere risvegliata anche nella natura. Se la tipologia iniziatica del romanzo corrisponde all’idea di una poesia ispirata dall’alto, essa è altresì funzionale a suggerire, per via intuitiva, ciò che è ineffabile, ossia la poesia stessa. Oltre a una serie di indicazioni esplicite su come debba intendersi la poesia, l’Enrico di Ofterdingen ha anche un livello più riposto – e forse più interessante – da cui si può ricavare una poetica implicita ricca di suggestioni (in particolare l’autoreferenzialità dell’arte e lo straniamento come principio fondante dell’opera letteraria) che saranno raccolte, a distanza di decenni, nella letteratura tedesca e europea.
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