Descrizione
[dropcap]L[/dropcap]a lettura delle poesie di Stefan George, sia essa cursoria o orientata in una direzione di indagine specifica, lascia comunque un’indubbia sensazione di staticità, e proprio da quest’impressione viene da chiedersi se non sia per l’appunto il “tempo” a costituire, paradossalmente, un punto cruciale della sua opera. Di qui l’idea di verificare questa ipotesi inseguendo quello che è il problema della rappresentazione e della rappresentabilità poetica dell’esperienza del tempo, alla ricerca di figure e “tempi poetici” nella realtà immaginaria della poesia.
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