Descrizione
Crediamo che la scienza in generale, e il sapere pedagogico in particolare, debbano favorire il configurarsi di un nuovo scenario di senso del mondo, di diverse narrazioni dell’individuo, di metafore inedite. La lettura pedagogica della marginalità implica dunque la capacità di cogliere la normalità nel linguaggio della marginalità. Senza negare l’emozione di un incontro, cioè senza negare il valore dell’empatia che consente a ciascuno di noi – normali o diversi – di costruirci e ricostruirci attraverso l’esperienza dell’alterità.
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