Descrizione
Morte, amore, demonismo, universalita’ dell’esperienza: contro la tendenza a separare i piani fondamentali dell’esistenza, si puo’ far valere un metodo d’indagine, tendente ad evidenziare le connessioni e gli elementi di recirpoca contaminazione. A tal fine, e’ necessario porsi in sintonia con le tensioni segrete che alimentano l’esperienza vitale ed accettare di confrontarsi con dimensioni altre e differenti in cui tutto cio’ che e’ statico e consolidato cede il passo a un principio di metamorfosi incessante. Sponde, dunque, piu’ che luoghi di confine, caratterizzate da continue mescolanze fra tutti gli elementi che su di esse approdano e che li’ si dipanano, sempre in procinto di ripartire. Sponde che rendono demonico l’orizzonte della morte, nel momento in cui si impongono rappresentazioni di quest’ultima come artefice e ‘scultrice’ della vita medesima; e che riattualizzano letture dell’esperienza amorosa in cui l’Amore si definisce come forza che favorisce il senso d’appartenenza all’ambiente cosmico e naturale, piuttosto che di fusione e prolungamento della propria egoita’. Intorno a queste dimensioni, si snodano esperienze possibili di educabilita’ e di (ri)alfabetizzazione agli eventi della vita in grado di prefigurare nuove e importanti direzioni di senso all’impegno esistenziale degli educatori.
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